Il 1973 è l'inizio di un declino che si compirà definitivamente
nel 1977; questo è l'ultimo anno in cui la Targa fa parte
del campionato mondiale. La Targa del 13 Maggio 1973 però non
si rivelerà
degna delle aspettative della moltidudine di sportivi intervenuti
all'evento: il ritiro delle protagoniste titolate aveva reso noiosa
una gara la cui vitalità era stata anticipata anche dal
ritorno alla Ferrari di Vaccarella, l'eroe madonita che ritornava
dopo
tre anni alla scuderia di Maranello. L'Alfa Romeo si presentava
sul circuito madonita con il nuovo modello 33tt12, faceva il suo
ingresso tra le regine della Targa la Lancia Stratos, senza dimenticare
la Porsche Martini Carrera RSR sport... Insomma tutto sembrava
volere annunciare battaglia sul circuito. Escono tutti di scena:
prima sul traguardo sarà la Porsche Carrera del Team Martini
guidata da Muller, l'ultimo a scivere il suo nome sull'Albo d'Oro.
Il mito termina alle 16,05: lo sparo che aveva sempre annunciato
l'arrivo del vincitore annunciava quel giorno la fine della storica
corsa e, insieme, la fine delle aspettative e delle rivincite che,
di anno in anno, si susseguivano.
La Commissione Sportiva Internazionale giudicò la corsa troppo
pericolosa: incontrollabile era la moltitudine presente sul tracciato
giudicato inadatto per i moderni prototipi, privo di vie di fuga
e con la carreggiata al di sotto dei limiti. Inappellabile il giudizio:
la Targa è una corsa d'altri tempi, fatta di motori.. ma anche
di uomini; è una corsa di quando per vincere bastava il coraggio,
quando il pilota era solo contro
il
rischio,
quando
a far vincere non erano le strategie di gara e quando la meccanica
era ancora umana.